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al testo di Cristina Montalti
Silenzio
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Il tuo silenzio è un preludio di tristezza, di sofferenza, non chiuderti nel buio, guarda la luce che hai davanti, afferra prepotentemente la magia di un sorriso, uno sguardo sincero. Non è la fine di un giorno, è la vita, quella per cui combatti, che rincorri ma non raggiungi mai, quella che ti fa soffrire, che si allontana dai tuoi ideali... è la vita. Devi lottare e reagire.. ...penso al tuo sguardo di ghiaccio che s'infonde sino al cuore, chiudendoti al mondo.
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Ivan Pozzoni
- 06/02/2018 00:52:00
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Bella! :-)
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betty boop
- 30/07/2010 18:48:00
[ leggi altri commenti di betty boop » ]
Salve!! rispondo al Ragazzo, tu dici a Cristina che questa poesia è un esercizio di grammatica.. lo è.. perchè cè anche un errore d ortografia( AVANTI )cmq brava Cristina almeno ci provi..
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Luciana Mulassano
- 22/05/2010 09:58:00
[ leggi altri commenti di Luciana Mulassano » ]
Bella.... grazie
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Maria Musik
- 22/05/2010 01:11:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Scusami ma sei alquanto contraddittorio. Dici che non conosci questo sito ma il tuo commento recitava "Gli stessi commenti li potrei fare alle altre poesie e racconti che ho letto su questo sito." Perchè faccio riferimento alla tua giovinezza? Ti firmi "Ragazzo", quindi, ne deduco che sei giovane e spari a zero nel mucchio in un modo che é tipico dellirruenza della tua età. Cosa centra la poesia contemporanea? Stai commentando una poesia su un sito di poesia?! Lultima affermazione, poi, è un luogo comune piuttosto trito. I poeti contemporanei, anche quelli laureati (laurearsi é una fortuna per chi ha potuto permetterselo e un merito per chi lha fatto con impegno) nonchè quanti, grazie alla loro competenza ed esperienza, hanno curato Antologie, sono maestri da cui apprendere. Ovviamente se hanno talento. In ultimo, guardarsi allo specchio significa capire quanto ancora abbiamo da imparare e ciò vale per giovani e meno giovani. Spero di essere stata esauriente ma, se ritieni opportuno confrontarci ancora, ti prego di farlo in modo privato, per non monopolizzare lo spazio dedicato ai commenti. Puoi scrivermi a redazione@larecherche.it oppure maria.musik@larecherche.it. In alternativa, possiamo portare la discussione sulla sezione opinioni: sarà pubblica ed aperta a tutti.
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Ragazzo
- 21/05/2010 20:00:00
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...non conosco questo sito, non conosco Cristina Montalti e in primis non ho capito la tua Critica alla mia critica. Ho espresso una opinione e non capisco cosa centri lo specchio, la giovinezza e quantaltro. E tanto meno la poetica contemporanea. I veri poeti mica vengono dai lugubri banchi delle università o dallaver fatto dellenciclopedia dei poeti morti il cuscino su cui appoggiare la propria pigrizia e le comodità del quotidiano.
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Maria Musik
- 21/05/2010 19:29:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Benchè trovi che la sua poetica sia ancora acerba, sento di dover offrire a Cristina la mia solidarietà perchè tutti abbiamo cominciato e siamo cresciuti. Non mi pare giusto che venga commentata per tre volte su quattro da "anonimo" e questultima da "ragazzo": va bene i nickname ma qui si esagera con lanonimato! A ragazzo dico di guardarsi allo specchio e scoprire quanto ancora deve crescere prima di poter esprimere giudizi come questo: intanto, mi pare poco credibile che tu abbia letto tutta la produzione presente sul sito; non ci sono riuscita io che lo seguo e curo da sempre. Secondo: scrivimi il tuo indirizzo mail e ti segnalerò alcuni testi, fra i tanti, ai quali tutto si può dire meno che non esprimano o rappresentino dolore e che manchino dappiglio alla vita. Terzo: la poesia contemporanea non si nutre esclusivamente di dolore e pathos, forse, dovresti leggere di più prima di sparare a zero su gli autori.
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Ragazzo
- 21/05/2010 15:29:00
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Ho letto la tua poesia. La trovo molto asciutta, sconnessa dal silenzio. E un ottimo esercizio di pura grammatica. Gli stessi commenti li potrei fare alle altre poesie e racconti che ho letto su questo sito. Manca il dolore, lappiglio con la vita.
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